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La Storia del Tango Argentino: origini, musica e cultura

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Tango nel Mondo: un ballo che ha conquistato il globo
La Storia del Tango Argentino: origini, musica e cultura

Il tango argentino è molto più di un ballo: è un linguaggio dell’anima, un intreccio di storie, culture e suoni che hanno trovato la loro massima espressione tra le sponde del Rio de la Plata. In questa guida completa ripercorriamo le sue origini popolari, la trasformazione in fenomeno musicale e culturale, i grandi interpreti e il riconoscimento come patrimonio immateriale dell’umanità UNESCO.

Il tango fa la sua comparsa nei sobborghi di Buenos Aires intorno al 1880. Nulla si sa di preciso sulla sua nascita: non vi è un nome, una data o un episodio unico a segnarne l’inizio. Appare come un linguaggio spontaneo della gente di Buenos Aires, formata da folle di immigrati italiani, spagnoli, tedeschi, russi che abitavano fianco a fianco nei grandi conventillos. Nei cortili, la musica e i passi univano le persone più del castigliano approssimativo che ciascuno si sforzava di parlare. Nell’arrabal, la periferia della città, avvenne l’incontro tra la gente del porto e quella delle campagne. Per approfondire le origini del Tango Argentino.

Buenos Aires e i conventillos
Nei quartieri popolari nascevano forme di socialità nuove, dove ballo e musica servivano a creare identità comuni.

Influenze culturali: payada, habanera e milonga
Dalla pampa arrivava la payada, antica poesia popolare improvvisata dai payadores. A essa si unì la habanera, danza di origine cubana, che trasformata portò alla nascita della milonga, una camminata vivace e sensuale.

Il contributo del candombe afro-argentino

Dal porto di Buenos Aires giunse anche il candombe, danza della popolazione nera, caratterizzata da movimenti sensuali e ritmo incalzante. Tutti questi elementi confluirono nel nuovo ballo che prese forma: il tango.

Parlarsi con un abbraccio: la rivoluzione del tango di coppia
Il tango argentino rappresenta una vera rivoluzione nel ballo di coppia. Condivide con valzer, mazurca e polka solo l’abbraccio: tutto il resto segue logiche nuove e libere.

Un ballo libero senza coreografie fisse
Il tango non ha schemi rigidi. Le coppie creano figure sempre diverse, improvvisando. La salida basica serve solo come avvio, poi tutto si trasforma in un dialogo unico.

La salida basica e le figure classiche
Ocho adelante, ocho atrás, mordida, medialuna: le figure non sono coreografie predefinite, ma strumenti che i ballerini assemblano e reinventano di continuo.

Il tango come linguaggio emozionale
Ogni brano musicale ispira uno stile nuovo: la varietà di melodie, testi e interpretazioni rende il tango un vero linguaggio emotivo. Ballarlo significa ascoltare, reagire e creare insieme al partner.

Compagni di strada: Buenos Aires e Montevideo
Il tango non appartiene solo all’Argentina, ma all’intero bacino del Rio de la Plata. Buenos Aires e Montevideo sono le due culle gemelle di questo fenomeno, unite da storia e cultura.

Tango, Milonga e Vals criollo
I tangueros alternavano spesso il tango con la milonga, più rapida e brillante, e con il vals criollo, un valzer adattato al linguaggio rioplatense.

La leggenda di Tita Merello
Un aneddoto curioso lega la cantante Tita Merello: pare che per nascondere una scucitura del vestito inventò uno stile particolare di milonga, diventato poi tradizione.

Tango è musica
In origine il tango era soprattutto musica da ballo. I primi complessi erano semplici trii di flauto, violino e chitarra, strumenti leggeri e trasportabili.

Le prime orchestre e gli strumenti popolari

Molti brani del primo periodo andarono perduti, poiché suonati a orecchio e mai trascritti.

Il bandoneón: lo strumento simbolo del tango
Dalla Germania arrivò un organetto particolare, il bandoneón, che divenne presto la voce inconfondibile del tango. Con il suo timbro intenso e le possibilità espressive del mantice, trasformò il genere.

Dal sexteto tipico alle grandi orchestre
Con il tempo, i piccoli complessi lasciarono spazio al sexteto tipico (due bandoneón, due violini, pianoforte e contrabbasso) e poi a grandi orchestre che resero il tango una musica colta e sofisticata.

I grandi interpreti del Tango Argentino
Molti musicisti hanno reso immortale il tango. Ne passiamo in rassegna solo alcuni rimandando alla sezione apposita del nostro sito.

Julio e Francisco De Caro: l’avanguardia del tango
Inventarono nuove soluzioni armoniche e sonore, portando freschezza e modernità. Julio De Caro (1899-1980), violinista e direttore d'orchestra, insieme al fratello pianista Francisco De Caro (1898-1976), guidò la trasformazione del tango negli anni ’20. Provenienti da una formazione musicale colta, portarono nel genere innovazioni armoniche, contrappunti raffinati e nuovi effetti sonori. La loro orchestra segnò l’inizio della cosiddetta Guardia Nueva, introducendo uno stile più ricercato e meno popolareggiante, che aprì la strada a figure come Troilo e Piazzolla. Considerati pionieri dell’“avanguardia del tango”, i fratelli De Caro hanno lasciato un’impronta duratura nella sua evoluzione artistica.
Francisco Canaro e lo stile canyengue
Il suo stile introdusse il cantante “estribillista” e arricchì le orchestrazioni. Francisco Canaro (1888-1964), detto Pirincho, fu uno dei più rinomati direttori d'orchestra del tango argentino. Nato in Uruguay nel 1888 da famiglia di umilissime origini, si trasferì a Buenos Aires in giovane età. Iniziò a suonare il violino da autodidatta mostrando un talento innato per la musica che lo portò nel primo decennio del Nocevento a fondare le prime orchestre di tango argentino. Divenne presto un punto di riferimento assoluto nelle sale da ballo della capitale. Diffuse uno stile vivace e popolare, detto canyengue, usufruendo dell'estribillista, un cantante che interpretava solo il ritornello. La sua orchestra fu attiva per oltre quarant'anni e incise centinaia di dischi contribuoendo a portare il tango in tutto il mondo, dall'Europa al Giappone.
Juan D’Arienzo, il re del ritmo
Conosciuto per la sua energia metronomica, fece del tango un ballo irresistibile per le piste. Juan D'Arienzo (1900-1976), detto il Re del Compás, fu tra i direttori d'orchestra più influenti del tango argentino. Nato a Buenos Aires, iniziò come violinista ma trovò la sua consacrazione come leader d'orchestra negli anni '30. Il suo stile, basato su un ritmo incalzante e metronomico, restituì al tango la sua funzione principale: far ballare. Per approfondire la figura di Juan D'Arienzo, il nostro articolo completo.
Carlos Di Sarli e la melodia degli archi
Eleganza e armonie raffinate caratterizzarono il suo stile orchestrale. Pianista e direttore d'orchestra argentino, è ricordato come il "Signore del Tango". Carlos Di Sarli (1903-1960) si fece promotore di uno stile elegante e melodico nel fare musica, centrato sugli archi e su fraseggi armoniosi. Egli portò il tango argentino a una raffinatezza ricercata ed inimitabile. Le sue incisioni, amatissime dai ballerini, restano tra le più amate e popolari di sempre.
Osvaldo Pugliese e la yumba
Celebre per l’intensità ritmica e le ardite tessiture armoniche, trasformò il tango in un’esperienza quasi sinfonica. Osvaldo Pugliese (1905-1995), compositore, pianista e direttore d'orchestra, è uno dei giganti dei tango argentino. Nato a Buenos Aires, diede vita a uno stile intenso e drammatico, caratterizzato da ardite soluzioni armoniche e dalla celebre yumba, dal ritmo potente e trascinante che divenne il suo marchio. Andando oltre la musica, Pugliese incarnò lo spirito del tango argentino come forma di resistenza culturale affrontando arresti e censure per via delle sue idee politiche. Ancora oggi è venerato come simbolo di passione, impegno e valore artistico. Per approfondire la figura di Osvaldo Pugliese, il nostro articolo completo.

Il Tango come patrimonio culturale
Nel 2009 l’UNESCO ha dichiarato il tango argentino Patrimonio culturale immateriale dell’umanità, riconoscendone il valore universale.

Il tango oggi: festival, scuole e milonghe nel mondo
Oggi il tango è ballato ovunque: dalle milongas di Buenos Aires ai festival internazionali in Europa, Asia e Stati Uniti. È una tradizione viva, che continua a evolversi senza perdere le proprie radici.

Approfondimenti sul Tango Argentino
  • Strumenti musicali del tango argentino →
  • Differenze tra tango argentino e tango europeo →
  • Il tango argentino nel cinema e nella letteratura →
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